Come si realizza una saldobrasatura?

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Come si realizza una saldobrasatura?

Come si realizza una saldobrasatura?

La brasatura permette la realizzazione di giunti con la sola fusione della lega di apporto mantenendo integri i lembi del giunto.


Si possono distinguere tre categorie di brasature:

  1. BRASATURA FORTE: temperature superiori ai 450°C e inferiori al punto di fusione del materiale del giunto; preparazione del giunto adatta a favorire la penetrazione della lega per capillarità.
  2. BRASATURA DOLCE: temperature inferiori ai 450°C e inferiori al punto di fusione del materiale del giunto; preparazione del giunto adatta a favorire la penetrazione della lega per capillarità.
  3. SALDOBRASATURA

 

Come si realizza la saldobrasatura? Cos’è la saldobrasatura? 

La saldobrasatura tradizionale presuppone la preparazione del giunto tipica della saldatura autogena a fusione e utilizza leghe di apporto fondenti a temperature inferiori ai metalli del giunto, esempio tipico è la saldobrasatura di testa di un tubo di acciaio su una flangia di acciaio, o una riparazione su ghisa o un riporto su bronzo.
Le leghe comunemente usate sono ottoni fondenti a temperature relativamente elevate: per la saldobrasatura dell’acciaio tra 800÷950°C, per la ghisa tra 650÷800°C, per il rame e i bronzi tra 850÷950°C.
La giunzione tra i due materiali base si realizza attraverso vari fenomeni fisici, il più importante è la diffusione della lega d’apporto nella struttura intergranulare del materiale base.

 

Differenza tra brasatura e saldobrasatura

Per capire meglio come si realizza una saldobrasatura, bisogna approfondire la differenza dalla brasatura, la saldatura a brasatura usando leghe di apporto a temperature relativamente elevate non può sfruttare a pieno il fenomeno della capillarità tipico della brasatura, non presuppone quindi i giunti a sovrapposizione tipici della brasatura. È invalso l’uso di definire comunque saldobrasatura anche un sistema che utilizza leghe di apporto tipiche della saldobrasatura tradizionale: gli ottoni, e la preparazione del giunto simile a quello della brasatura, ed è questo il sistema di cui ci occuperemo in seguito e che d’ora in poi definiremo saldobrasatura.

 

  • SALDOBRASATURA DELL’ACCIAIO (FERRO)

Realizzato il giunto in funzione del tipo di sollecitazione cui è soggetto meglio al taglio, occorre pulire in modo da eliminare ossidi e impurezze. Si deve poi spalmare il disossidante e portare alla temperatura di 800÷950°C affinché la barretta di lega (normalmente ottone al silicio, preventivamente scaldata e immersa nel disossidante e portata a contatto del giunto) possa fondere e diffondersi nella struttura inter granulare dei metalli del giunto stesso.


I giunti a T o tubo dentro tubo non richiedono particolari preparazioni perché formano un contenitore naturale atto a contenere il metallo di apporto.
Il disossidante maggiormente usato è quello liquido erogato da apparecchio vaporizzatore mediante la fiamma, con questo sistema il saldatore può continuamente apportare nuovo disossidante attraverso la fiamma dirigendola nella zona di saldatura.

 

  • SALDOBRASATURA DEL FERRO ZINCATO

È il sistema maggiormente usato per la giunzione di tubi e lamiere zincate,la saldobrasatura avviene a temperature inferiori a 900°C e pur portando a fusione lo strato protettivo di zinco riducendone lo spessore, non ne provoca la sublimazione (930°C) e quindi la scomparsa. Il giunto rimane protetto dalla zincatura anche nelle zone in prossimità della saldatura e quindi preservato dalla corrosione.


Il disossidante maggiormente usato è quello liquido erogato da apparecchio vaporizzatore mediante la fiamma, con questo sistema il saldatore può continuamente apportare nuovo disossidante attraverso la fiamma dirigendola sia nella zona di saldatura che nelle zone limitrofe evitando così di danneggiare la zincatura.

 

  • SALDOBRASATURA DEL RAME E BRONZO

Il sistema di preparazione dei giunti e i sistemi operativi sono simili ai precedenti. La temperatura di bagnatura è di 850÷950°C, poiché il rame ha una alta conducibilità termica, si consiglia di usare cannelli di notevole potenza.
I disossidanti usati sono quelli già descritti, in particolare quelli liquidi erogati da apparecchio vaporizzatore mediante la fiamma.

 

  • SALDOBRASATURA DELL’ALLUMINIO

Il sistema di preparazione dei giunti e i sistemi operativi sono simili ai precedenti.
La lega di apporto usata è Al – Si =12%, dotata di buona scorrevolezza in combinazione con gli appositi disossidanti, e fondente a 580°C. Se necessario ottenere un giunto di colore uguale all’alluminio si usa la lega Al – Si = 5% fondente a 630°C, la temperatura è molto vicina a quella di fusione dell’alluminio. E’ necessario quindi porre attenzione a non rifonderne i lembi.
La fiamma deve essere morbida e leggermente carburante.

 

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